Otranto, la porta d’Oriente

Otranto, il porto - Turista a due passi da casa

Andiamo alla scoperta di Otranto, la città pugliese nota come la “Porta d’Oriente”

Il Salento è una lingua protesa a levante e con Otranto, in provincia di Lecce, soprattutto, ha da sempre costituito un ponte naturale tra oriente ed occidente, un crocevia di popoli, un insieme di culture. A volte queste popolazioni erano viste con paura, come i saraceni, che nel 1480 misero a ferro e fuoco la città, altre volte come fonte di cultura e progresso.

Otranto, il centro storico - Turista a due passi da casa
Otranto, il centro storico – Turista a due passi da casa

Oggi Otranto e una pittoresca località marittima che vive di turismo. Il suo porto d’estate si riempie di imbarcazioni, le sue spiagge sono prese d’assalto anche grazie al mare limpido e invitante. Il suo centro storico racchiude tesori architettonici unici.

La storia

Otranto è la città più orientale d’Italia ed è nota anche come la “Porta d’Oriente”. Il nome potrebbe essere di origine greca, ‘Ydrous nel greco classico, Hydruntum nel latino, Ydrentòs in epoca bizantina, Derentò nell’accezione greca, mentre gli otrantini la pronunciano Ótruntu. Di certo qui la vita è cominciata nell’età del bronzo, diversi i ritrovamenti di quel periodo ed è proseguita in epoca messapica, quando era un importante scalo marittimo sull’Adriatico. Anche nel periodo romano, Otranto era una delle città marinare più importanti della Puglia. Il massimo splendore però arrivò nell’epoca della seconda dominazione bizantina.

Il borgo antico

Otranto, varco di piazza basilica - Turista a due passi da casa
Otranto, varco di piazza basilica – Turista a due passi da casa

Il borgo antico è il cuore cittadino. Si accede da Porta Terra, lungo un bastione d’epoca napoleonica e subito si apre la piazza a forma triangolare, realizzata nella seconda metà del Cinquecento. Più avanti ecco Porta Alfonsina, costruita nel 1481 e dedicata ad Alfonso, duca di Calabria, che liberò il borgo dagli Ottomani. Raggiunta Corso Garibaldi siamo nell’arteria commerciale di Otranto. Il Corso porta in Piazza del Popolo dove sorge la Torre dell’orologio, edificio costruito nel 1799 e impreziosito dallo stemma cittadino. Raggiunta Porta a Mare e percorrendo una lunga scalinata in legno, si arriva al porto. All’interno del borgo antico il Castello Aragonese, tra le suggestive viuzze, si possono scorgere delle grosse palle di granito, catapultate dalle bombarde saracene nel 1480.

Castello Aragonese

Otranto, castello, sull'ingresso l'emblema di Carlo V d'Asburgo- Turista a due passi da casa
Otranto, castello, sull’ingresso l’emblema di Carlo V d’Asburgo- Turista a due passi da casa

La fortezza fu edificata dagli Aragonesi su una costruzione preesistente risalente al periodo federiciano. Il castello di Otranto fu costruito tra il 1485 e il 1498. Ha pianta pentagonale ma è irregolare ed è circondato da un fossato che anticamente era munito di un ponte levatoio. Oggi si possono visitare tre torrioni di forma cilindrica e un bastione a lancia, soprannominato “Punta di Diamante”, costruito nel 1578. Sul portale d’accesso campeggia l’emblema di Carlo V d’Asburgo. Manomesso dalle milizie napoleoniche nel 1899, parte del fossato fu riempito di terra per permettere l’accesso al borgo antico.

La Cattedrale

Otranto, Cattedrale - Turista a due passi da casa
Otranto, Cattedrale – Turista a due passi da casa

Un altro gioiello di Otranto e la cattedrale. Edificata sul luogo più alto della cittadina, e sui resti di una domus romana, di un villaggio messapico e di un tempio paleocristiano, la sua origine risale al 1080. Quella che vediamo oggi e la sintesi di stili differenti:paleocristiano, bizantino e romanico. Sulla facciata campeggia il grande rosone rinascimentale sul portale d’ingresso, sormontato dallo stemma dell’arcivescovo Adarzo di Santander. All’interno, subito dopo il portone, a destra, si può notare il sepolcro dell’arcivescovo Serafino da Squillace. La cattedrale ha pianta a croce latina a tre navate, con un’abside semicircolare e due cappelle laterali. Da notare lo splendido soffitto a cassettoni in legno coloro oro, su fondo nero e bianco. Nella navata di destra si può ammirare una Madonna col Bambino, di fattura bizantina. A caratterizzare la cattedrale di Otranto è lo splendido mosaico pavimentale del 1163. Nella cripta si possono vedere alcuni affreschi.

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Basilica di San Pietro

La chiesa risale al VIII secolo ed ha pianta a croce greca. Originariamente era dotata di una porta laterale e di un altare risalente al Seicento. All’interno si ammirano ricchi affreschi raffiguranti scene bibliche. Sulla volta a botte della navata di nord-ovest campeggiano “l’Ultima Cena” e la “Lavanda dei piedi”. L’edicola di san Pietro ha tre absidi.

Cappella della Madonna dell’Altomare

La Cappella dello Spirito Santo, nota anche come “Madonna dell’Altomare”, sorge su un’altura digradante sul mare. Piccola chiesa ricostruita nel 1744, poco si conosce della sua antica storia. In tempi recenti l’edificio di culto e stato restaurato.

Santuario di Santa Maria dei Martiri

Situato nel luogo dove furono decapitati gli ottocento martiri otrantini, il santuario sorge in una zona periferica a sud di Otranto. La costruzione fu opera del duca Alfonso di Calabria. Si accede al tempio da una lunga scalinata lungo la quale si trova una piccola cappella dove, originariamente, si trovava il sasso sul quale furono decapitati gli ottocento otrantini, oggi collocato in Cattedrale. L’attuale santuario è in stile barocco e risale al 1614. Fu edificato nel luogo dove sorgeva l’antica chiesa dei Martiri. Oggi è dedicato a S. Francesco da Paola, protettore di Otranto insieme ai Beati Martiri. All’interno su un’epigrafe è descritta la storia dei martiri.

Otranto, lungo la costa - Turista a due passi da casa
Otranto, lungo la costa – Turista a due passi da casa

Ipogeo di Torre Pinta

Poco fuori da Otranto, nella cosiddetta “Valle delle Memorie”, alla sommità di una collina si trova la “Torre Pinta”, un torrione circolare che sovrasta il paesaggio. Rappresenta la tipica torre colombaia. Forse di epoca messapica, Quella che possiamo vedere è stata edificata su un insediamento di epoca precedente, forse cristiano, data la pianta a croce latina regolare. I tre bracci corti della croce sono orientati secondo i punti cardinali: Ovest, Est e Sud, mentre la galleria, lunga 33 metri, orientata verso Nord. Questo sito potrebbe essere stato usato in epoca messapica come forno utilizzato per la cremazione o per i sacrifici. L’ipogeo è stato scoperto nel 1976.

Il sito è di proprietà privata, si può visitare chiedendo il permesso ai proprietari.

Cinque motivi per visitare Otranto

  • Perché è uno dei borghi più belli di Puglia
  • Per il suo centro storico, unico e affascinante
  • Per visitare due gioielli architettonici come il Castello aragonese e la Cattedrale
  • Per la bellezza delle sue spiagge e il mare limpido
  • Perché da qui si può partire alla scoperta del Salento

Audioguida


Come Arrivo a Otranto

In auto, seguendo l’Autostrada A14 fino all’uscita di Bari Nord, quindi proseguire lungo la superstrada per Brindisi e successivamente SS613 per Lecce. Prima di entrare in città si deve imboccare imboccare la tangenziale Est, (SS16) con direzione Otranto, Santa Maria di Leuca, Maglie. In treno, dalla Stazione Fs di Lecce si prosegue sulla linea per Otranto con le Ferrovie Sud Est. L’aeroporto più vicino è quello di Brindisi.


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