Misteri e leggende che aleggiano sul Crocifisso di Castano Primo in provincia di Milano
Un crocifisso arrivato per miracolo nella località di Castano Primo, siamo nell’estremo Nord-Ovest della città metropolitana di Milano, a ridosso del fiume Ticino e al confine con il Piemonte, ed avvolto da misteriose leggende che ci riportano all’epoca delle Crociate. O forse ancora prima.
La scultura lignea è esposta dietro l’altare maggiore della parrocchiale di San Zenone ed è nota come il Crocifisso dei miracoli. Capiremo il perché scoprendo le leggende sorte su questa reliquia.

Contenuto dell’articolo
- Le leggende
- Il parere degli esperti
- I miracoli
- Il miracolo durante la II Guerra d’Indipendenza
- Una tradizione che si ripete
- Come arrivo a Castano Primo
- Audioguida
Le leggende
La prima leggenda è quella del come sia giunto a Castano Primo questo crocifisso. Una delle ipotesi popolari narra che sarebbe stato portato qui da Gerusalemme al tempo delle crociate e in un secondo momento donato alla Parrocchia di Castano Primo da un Cavaliere di Malta, tale Giambattista della Croce, detto Fra Rodolfo della Croce.
Quest’ultimo, imparentato con Bernardino della Croce, vescovo di Como, avrebbe avuto beni e lasciti nel comune altomilanese. A Como esiste un Crocifisso analogo e gli studiosi ipotizzano che sia verosimile questa storia.
Il Cavaliere avrebbe fatto dono alla comunità di Castano Primo di questa scultura lignea, per ringraziamento verso Gesù per averlo salvato durante la battaglia di Lepanto e la guerra dei Trent’Anni.
Il Crocifisso proveniente da Gerusalemme sarebbe stato scolpito da una persona che vide di persona Gesù sulla croce. Altre leggende, invece, lo danno come opera dell’Evangelista San Luca, ma i contadini della zona raccontano che nel 1800 la Croce arrivò con una piena del fiume Ticino, anzi, le acque stesse lo trascinarono fino in paese.
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Il parere degli esperti
Gli esperti che hanno compiuto studi approfonditi sul legno di cui è composto questo crocifisso, stimano che sarebbe opera del Cinquecento, periodo in cui nel milanese ci fu una forte ascesa di devozione alla santa Croce. Il tutto sarebbe provato da un documento del 1556 che descrive la Chiesa di San Zenone di Castano Primo e cita la presenza davanti all’altare maggiore di un “grande crocifisso”.
I miracoli
Ma questo crocifisso pare sia anche miracoloso. E lo proverebbero diverse testimonianze del 1600. Un secolo dopo, invece, la zona fu colpita da una terribile siccità. Nel 1714 il mondo rurale fu messo in ginocchio dalla mancanza di precipitazioni. I contadini vedevano ogni giorno sempre più compromesso il raccolto non sapevano più a che santo votarsi. Uno dei sacerdoti cittadini ebbe l’intuito di rivolgersi con fiducia al Crocifisso e, dice la leggenda, “prima che facesse notte il cielo si oscurò coprendosi di nubi. Cominciò allora a piovere. L’acqua allagò le campagne e riempì i pozzi cittadini mettendo fine alla siccità”.
Ma i miracoli si succedevano con così tanta frequenza che anche dai paesi vicini ci fu una sempre maggiore adozione. Si facevano celebrare messe in nome del Crocifisso, si portavano doni come ex-voto e, qualcuno fiutando l’affare cominciò a stampare immaginette da offrire ai fedeli.
Il miracolo durante la seconda Guerra d’Indipendenza

Nel 1859, durante la Seconda Guerra d’Indipendenza, l’esercito austriaco puntò i cannoni sulla piazza di Castano Primo. Con le truppe francesi e piemontesi sulla riva opposta del fiume Ticino, i cittadini cercarono una particolare protezione dal loro Crocifisso rifugiandosi in chiesa a pregare perché venisse risparmiata la loro città.
Fu proprio così. Gli austriaci ritirarono le loro armi. La battaglia si spostò nella vicina Turbigo e proseguì verso Magenta.
In segno di ringraziamento per lo scampato pericolo, la popolazione decise di portare in solenne processione per l’intero paese la statua lignea, promettendo analoga devozione ogni 25 anni.
Una tradizione che si ripete
Dal 1859 in questa località, in nome del Crocifisso si svolge una grande festa che richiama migliaia di persone. L’ultima solenne processione risale al 2009, mentre la prossima sarà nel 2034. La località viene addobbata a festa per il passaggio del “miracoloso Crocifisso” portato a spalla da diversi volontari per le vie del paese, come segno di testimonianza di fede e devozione.
Ma come è arrivato il Santo Crocifisso a Castano Primo? Il mistero resta insoluto.
Sull’argomento è stato pubblicato un libro a cura della parrocchia di Castano Primo datato 2009.
Come arrivo a Castano Primo
Castano Primo si raggiunge dall’Autostrada a A4 Torino-Milano, uscita Marcallo Mesero, quindi seguendo la superstrada per l’aeroporto della Malpensa. Uscita castano Nord. Oppure dall’Autostrada A8 (Milano-Varese) fino a Busto Arsizio, quindi direzione Malpensa. Uscita Castano Nord. Si può arrivare anche in treno. La stazione di Castano Primo è sulla linea Saronno-Novara delle ferrovie Trenord.
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