La tonnara di scopello, dalla mattanza dei tonni a luogo di relax e villeggiatura

Tonnara di Scopello - Turista a due passi da casa

La Tonnara di Scopello, un angolo di Sicilia dove si praticava la mattanza dei tonni, oggi uno tra i migliori posti di villeggiatura dell’isola

La Tonnara di Scopello e un angolo di Sicilia noto per essere stato un luogo dove si praticava la mattanza dei tonni, oggi è uno tra i migliori posti di villeggiatura dell’isola.

Tonnara di Scopello - Turista a due passi da casa
Tonnara di Scopello – Turista a due passi da casa

Un angolo di Sicilia tra i migliori a livello paesaggistico, a pochi chilometri dalla Riserva Orientata dello Zingaro e da Castellammare del Golfo, la Tonnara di Scopello, in provincia di Trapani, oggi è un luogo dove fermarsi a fare il bagno, mentre ieri qui si praticava la mattanza dei tonni. Una tecnica per la cattura di questo tipo di pesce che finisce da tempi remoti sulle nostre tavole, ma che nei secoli ha dato lavoro ad intere famiglie. Omero e Plinio scrivevano della pesca dei tonni in Sicilia, pratica importata sull’isola da arabi e spagnoli e che presto si diffuse soprattutto sul litorale occidentale e orientale dell’isola.

La tonnara, come riporta Wikipedia “è l’insieme di reti particolarmente conformate che vengono usate per la pesca del tonno rosso; con lo stesso nome si indica in Italia, per estensione, il luogo in cui la si usa nella pratica con la mattanza”.

Il borgo

Andiamo alla scoperta della Tonnara di Scopello, borgo marinaro ricco di tradizioni, che ha conservato nei secoli le case e il baglio (parola che deriva dall’arabo bahal, ovvero, cortile), una piazzetta lastricata, la chiesa e soprattutto la tonnara. Il nome Scopello sarebbe, invece, una derivazione dal greco “scopelos” e dal latino “scopelum”, ovvero scoglio, ma anche dall’arabo “iscubul iactus” ovvero scoglio alto.

La Tonnara

Tonnara di Scopello – Turista a due passi da casa

La Tonnara oggi è chiusa. Ritenuta tra le più antiche dell’isola, è in disuso dagli anni’80 e sorgerebbe sull’area dell’antica Cetaria, la leggendaria località, nota come terra dei tonni, di cui si conosce poco o nulla. Secondo gli storici la Tonnara venne ricostruita durante la dominazione araba e proprio a loro si deve la diffusione di questa pratica. L’ultima mattanza avvenuta nella tonnara di Scopello risale agli anni ottanta. I pescatori al lavoro cantavano la “Cialoma” che li aiutava ad accrescere la forza nel tirare le reti.

Ancora oggi nei locali della tonnara si possono vedere gli attrezzi usati e le barche. È ancora intatta la “camera della morte”, l’edificio al cui interno veniva praticata la crudele mattanza. Si può ammirare il magazzino dove veniva stivato il tonno, mentre le abitazioni, ristrutturate, sono oggi affittate ai turisti.

Il panorama

Tonnara di Scopello - Turista a due passi da casa
Tonnara di Scopello – Turista a due passi da casa

Si arriva alla tonnara percorrendo un piccolo sentiero a piedi, dopo aver lasciato l’auto sulla strada. Dall’alto si ammirano i faraglioni e sulle rocce che sovrastano la zona le due torri, una, in rovina, del XIII secolo, la seconda del XVI secolo (progettata dall’ingegnere fiorentino Camillo Camilliani). A sovrastare il borgo e la Tonnara anche una terza torre: Bennistra del XVI secolo. Sul monte Sparagio (200 mt), sorge il bosco di Scopello e non molto distante ecco la Riserva Naturale dello Zingaro, un oasi tutelata dalla cementificazione.



La cucina

La cucina del luogo propone piatti tradizionali a base di pesce, mentre la dominazione araba ha lasciato il segno con prelibatezze come il cous-cous e dolci fatti con la pasta di mandorle.

Come arrivo alla Tonnara di Scopello

La Tonnara di Scopello si raggiunge dall’aeroporto Falcone-Borselino di Palermo seguendo l’Autostrada A29, direzione Mazzara del Vallo, uscita Castellammare del Golfo, quindi SS 1, a Castellammare SS187 e dopo Borgo Castellazzo, SP 63 seguire le indicazioni per Scopello. Si arriva dopo aver superato la baia di Guidaloca, imboccando la strada che costeggia il mare.

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