penisola del Sinis, seguendo un itinerario tra storia e natura

Penisola del Sinis, Capo San Marco, panorama

La penisola del Sinis è un lembo di terra situato nella zona centro occidentale della Sardegna, che si protende tra la baia di Is Arenas e il golfo di Oristano, racchiudendo all’interno interessanti luoghi come il villaggio di San Salvatore, l’area archeologica di Tharros, lo stagno di Cabras, per citarne alcuni.

Capo San Marco, la spiaggia

La penisola del Sinis è l’ideale per trascorrere un weekend tra mare e cultura. Qui ci troviamo in un’area protetta, dove le spiagge offrono uno spunto ideale per un bagno rinfrescante in un mare dall’acqua cristallina. Su tutte la spiaggia di Is Arutas, considerata tra le più belle d’Italia e che presenta sabbia mista con sassolini colorati e quarzo. Uno spettacolo cromatico d’impatto per gli occhi.

Spiaggia di Is Arrutas

Lo stagno di Cabras

Procediamo con ordine. Il nostro tour alla scoperta della penisola del Sinis può cominciare dallo stagno di Cabras, un luogo incontaminato, ideale per ottime pedalate lungo il perimetro, ma anche per chi pratica il birdwatching. Se si è fortunati qui si possono vedere fenicotteri rosa e germani reali, mentre tra i canneti si muove il cavaliere d’Italia e le rocce sulla costa, ospitano il falco pellegrino, il gabbiano reale e quello corso.

Penisola del Sinis, lo stagno di Cabras
Penisola del Sinis, lo stagno di Cabras

Le acque dello stagno di Cabras sono ricche di pesce e qui la pesca si pratica su is fassonis, ovvero imbarcazioni di erba palustre intrecciata.  Nelle rocce costiere volano falco pellegrino​, gabbiano reale e corso.

San Salvatore in Sinis

San Salvatore in Sinis, tipica casa …western

Lasciamo lo stagno di Cabras per dirigerci in un luogo affascinante: San Salvatore in Sinis, meta da oltre cinque secoli della Corsa degli Scalzi, una delle feste sarde più suggestive. 

Ma questo piccolo raggruppamento di case è stato, negli anni’60 del secolo scorso, un set per alcuni film western …all’italiana. A prima vista sembra un antico villaggio disabitato, che presenta case ad un piano, una enorme piazza dove la polvere di alza al primo alito di vento. Mancherebbe solo la musica tipica di quel tipo di pellicole per essere immersi in un’atmosfera molto lontana da quella di casa nostra. 

La chiesa di San Salvatore

Nel cuore del piccolo borgo sorge la seicentesca chiesetta campestre di San Salvatore. Al suo interno si cela un ambiente sotterraneo ben più antico: un ipogeo risalente all’epoca tardo romana (III-IV sec. d.C.).

San Salvatore in Sinis, la chiesa
San Salvatore in Sinis, la chiesa

L’ipogeo, in parte scavato nella roccia, in parte costruito in muratura e arenaria, si estende per 12 metri in lunghezza e 10 in larghezza ed è costituito da 5 vani che si sviluppano intorno ad una stanza circolare centrale, nella quale troneggia il pozzo sacro nuragico attorno al quale si celebrava il culto delle acque fin dal neolitico.

Il set cinematografico

San Salvatore in Sinis, la piazza
San Salvatore in Sinis, la piazza

Ammirata la chiesa, non resta che girare tra le vie di San Salvatore in Sinis ed immergersi in un’atmosfera tipica dei film western. Questo piccolo borgo alla fine degli anni ’60 fu utilizzato come set cinematografico per alcuni film western. Le tipiche case subirono piccole modifiche ancora oggi visibili.

Il sito archeologico di Tharros

Il nostro tour alla scoperta della penisola del Sinis prosegue fino alla penisola di Capo San Marco per ammirare le rovine del sito archeologico di Tharros che sorgono a due passi dal mare. Antica cittadina punico-romana, Tharros venne fondata nel VIII secolo aC dai fenici sul luogo di un insediamento dell’Età del Bronzo.

Capo San Marco, il sito archeologico di Tharros
Capo San Marco, il sito archeologico di Tharros

I resti

Oggi di questo antico insediamento si possono ammirare i resti delle fondamenta dei templi, terme romane, il Castellum Acquae, un tofet fenicio-punico e un quartiere dove lavoravano gli artigiani. Le visite al sito archeologico di Tharros sono guidate.

Capo San Marco

Seguendo lo sterrato che si inoltra nella penisola di può raggiungere il faro di Capo San Marco da dove si gode di un ottimo panorama. La prima strada a sinistra ci porta in cima alla collina da dove si ammirano il paese di San Giovanni gli stagni e le montagne. Andando oltre la torre, sul lembo di terra che collega Capo San Marco alla penisola del Sinis, si scorgeranno sulla destra i resti di una necropoli punica.

Capo san Marco, la torre

A destra delle tombe si vede ancora la zona delle cave di arenaria. Sulla sinistra, verso il golfo si trova una seconda torre spagnola. Proseguendo sul sentiero che va verso sud si passa il nuraghe Baboe Cabitza fino ad arrivare al faro moderno di Capo San Marco.

La cucina

Non possiamo lasciare la penisola del Sinis senza aver appurato i piatti della tradizione locale:  dalle uova dei cefali si ricava la bottarga, considerato l’oro di Cabras, mentre la produzione vitivinicola espone il suo massimo nella vernaccia.

Come arrivare

Da Cagliari si raggiunge Cabras seguendo la E25 fino a Oristano, quindi si prende la strada provinciale 56 fino a Donigala Fenughedu, poi si segue la SP1 fino a destinazione. 

Da Cabras la Sp6 conduce a San Giovanni in Sinis. Da questa località raggiungiamo la spiaggia di Is Arutas seguendo prima la Sp6, quindi la SP39. Per arrivare a Capì San Marco, si segue la strada in Costa fino a San Giovanni in Sinis. Da qui si prosegue a piedi

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