Bominaco è una piccola frazione di comune di Caporciano, in provincia dell’Aquila, meta di un trekking che ci porta ai ruderi di un antico castello che si eleva sulla collina e si raggiunge seguendo un panoramico sentiero dal quale ammirare in tutto il suo splendore la Piana di Navelli

Il complesso è stato costruito in cima al monte Buscito ed è circondato da una possente mura di cinta intervallata da torri a pianta quadrata, mentre un’altra robusta torre cilindrica che poggia la base nella scapata sorge all’interno della fortificazione, dove ammiriamo ciò che resta di questa costruzione distrutta e ricostruita durante i secoli.

Il complesso architettonico abbandonato nel tempo è stato recuperato e valorizzato negli ultimi anni, grazie anche ad un intervento di restauro. Oggi questi ruderi sono tranquillamente visitabili in orari prestabiliti.
Come arriviamo al castello di Bomniaco
Uno scosceso sentiero che parte dall’oratorio del San Pellegrino ci porta in cima alla collina dove sorge il castello. Man mano che si sale, la fatica è compensata dal panorama che ora volge verso i monti circostanti, ora verso la piana di Navelli che si trova di fronte a noi. Si cammina tra ciuffi d’erba e porzioni di rocce che spuntano dalla terra. Quando si è già in alto, una panchina ci invita a fermarci, sederci e contemplare il paesaggio. Sublime dopo una giornata di pioggia e mentre le nuvole si diradano.

Il castello di Bomniaco

Rinfrancati proseguiamo il cammino fino a raggiungere le mura del castello che ci appaiono invalicabili. Per entrare troviamo un breccia che potrebbe, o dovrebbe essere il punto d’accesso. Essendo un luogo poco noto al grande pubblico, capita di essere gli unici visitatori del momento.

Varcata la breccia tra le mura del castello di Bomniaco ci proiettiamo all’interno di questo maniero che ha origini antiche. La sua costruzione dovrebbe risalire attorno al XII secolo, anche se ciò che vediamo ai giorni nostri è il frutto di una ricostruzione avvenuta nel 1424 dopo la conquista di Bomniaco da parte del condottiero aquilano Braccio da Montone che ottenne dal papa Martino V la possibilità di riedificare il castello. Di tutta la struttura oggi rimane intatta solo un torre circolare.
L’audioguida
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L’oratorio di San Pellegrino
Al termine della visita al castello di Bomniaco, ripercorriamo il sentiero e scendendo verso il parcheggio dove abbiamo lasciato la vettura ci fermiamo ad ammirare l’oratorio di San Pellegrino, dagli stupefacenti affreschi conservati al suo interno. Commissionato nel 1263 dall’abate Teodino, fu edificato su una precedente costruzione che secondo una iscrizione: a rege carulo fuit edificata (fu costruito da re Carlo) riporterebbe proprio a Carlo Magno.
Gli affreschi della volta a botte ogivale sono databili al XIII secolo, tra cui scene che riguardano la vita di Gesù, la passione, il giudizio universale e la vita di San Pellegrino. Ai lati dell’altare ecco un interessante calendario liturgico.

L’audioguida
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La chiesa di Santa Maria Assunta
Poco distante dall’oratorio di San Pellegrino ecco la chiesa romanica di Santa Maria Assunta, dal portico ornato nella parte superiore e interno a tre navate, di cui, in quella centrale si ammira un ambone, ovvero la struttura dalla quale vengono proclamate le letture, databile 1180. Sull’altare si nota un pregevole ciborio del 1223.
L’audioguida
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Come arrivo a Bomniaco
Bomniaco si raggiunge dall’autostrada A25 uscita L’Aquila est, quindi imboccata la strada statale 17 in direzione di Pescara si prende lo svincolo per Caporciano sulla strada provinciale 40, infine si seguono le indicazioni per Bominaco