Barolo, tra vino e leggende di sesso e diavolo

Visitiamo Barolo, borgo piemontese noto per il suo vino, ma anche per una leggenda di sesso e diavolo

Una gita nelle Langhe non può dirsi tale se non si passa da Barolo. Siamo in provincia di Cuneo, nella zona di produzione dell’omonimo nettare, il Barolo, appunto. Siamo anche in un borgo dove si respira l’arte della vinificazione e nel luogo di una leggenda legata ad un castello, al crollo della sua volta e a vicende legate al sesso.

Contenuto dell’articolo

  1. Consigli di viaggio
  2. Il Museo del Cavatappi
  3. Castello Falletti
  4. WI MU
  5. Chiesa di San Donato
  6. Castello della Volta e la sua leggenda
  7. Cinque motivi per visitare Barolo
  8. Come arrivo a Barolo
  9. Audioguida

Arriviamo a Barolo seguendo una strada paesaggistica immersa nelle colline, da cui saltuariamente spuntano case, manieri e piccoli borghi. Barolo a differenza delle altre località delle Langhe si trova in una vallata.

Consigli di viaggio

Visitare Barolo significa andare alla scoperta del suo eccellente vino. Si gira piacevolmente tra le vie del borgo, dove si possono anche fare magnifici scatti fotografici. E sempre consigliata la reflex, piuttosto che lo smartphone. Non dobbiamo aspettarci prezzi popolari, soprattutto se si entra nelle cantine per acquistare il vino. Si può anche soggiornare negli hotel della zona, ma per un’esperienza a 360 gradi è meglio scegliere un agriturismo immerso tra i vigneti della campagna. Infine, i mesi migliori per visitare Barolo sono quelli dalla primavera all’autunno inoltrato. Anche se il momento migliore in assoluto è quello della vendemmia.

Il museo del Cavatappi

Barolo, museo del Cavatappi - Turista a due passi da casa
Barolo, museo del Cavatappi – Turista a due passi da casa

Località dalla nascita incerta, lungo il cammino che ci porta al castello sede del Museo del Vino ammiriamo le facciate degli edifici, le insegne dei negozi, che qui si chiamano cantina, sì perché qui se c’è una cosa che gli abitanti riescono a fare bene è la vinificazione, anzi, lungo il percorso ci imbattiamo anche nel Museo del Cavatappi, la cui sede è una ex cantina dal soffitto con volta a botte che  mette in mostra circa 500 esemplari che vanno dal ‘700 ai giorni nostri.

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Castello Falletti

Barolo, Castello Falletti – Turista a due passi da casa

Davanti al Museo del Cavatappi si staglia la sagoma del Castello Falletti di Barolo.
Come per l’origine di questo borgo, anche del maniero non si ha certezza circa la data di costruzione. Non ci sarebbero, infatti, documenti attestanti la sua edificazione. La prima testimonianza scritta risale al ‘200 in un atto di cessione di proprietà da parte dei signori di Marcenasco in favore del comune di Alba.

La storia del Castello Falletti è legata indissolubilmente a Silvio Pellico, che, dopo l’esperienza carceraria divenne intimo amico, della Marchesa, con la quale era solito trascorrere lunghe giornate, ma non solo, fu fidato consigliere e amministratore della biblioteca Falletti.
Nel 1970 il castello passò di proprietà e venne acquistato dal comune di Barolo, Oggi è sede del Museo del Vino.

WI MU

Il  WI MU, non è il tipico museo statico, dove si entra, si ammira, si leggono le note e si esce, ma è un percorso nel gusto anche guidati da esperti.

Chiesa di San Donato

Davanti al Castello dei Falletti di Barolo, sorge la Chiesa Parrocchiale di San Donato. Risalente alla prima metà del Settecento. Ha interno a tre navate con cupola ottagonale e con sei altari laterali. La tomba davanti l’altare maggiore è quella dei Falletti, signori di Barolo.

Il castello della Volta e la sua leggenda

Barolo, vigneto innevato- Turista a due passi da casa
Barolo, vigneto innevato- Turista a due passi da casa

Per scoprire la leggenda legata a questa località dobbiamo uscire da Barolo e andare al Castello della Volta, purtroppo non visitabile Qui accadde un fatto tragico che ancora oggi è alimentato da leggende locali.
Risalente al XII secolo, il castello finì nelle mani della famiglia Falletti, ma la sorte di questo maniero è legata al crollo della volta del salone centrale (da qui il nome) che la popolazione interpretò come una punizione divina per vicende di sesso che si svolgevano all’interno del castello.

Si narra che la volta crollò proprio mentre uomini e donne si stavano unendo durante un’orgia collettiva e che furono sepolti dalla macerie del soffitto.
A causare il crollo sarebbe stato il diavolo per impossessarsi delle loro anime.

Barolo, castello Falletti - Turista a due passi da casa
Barolo, castello Falletti – Turista a due passi da casa

Cinque motivi per visitare Barolo

  • Per acquistare ed assaporare uno dei vini più importanti d’Italia
  • Per visitare il borgo
  • Per provare un’esperienza unica al WI MU
  • Per visitare il Museo del Cavatappi
  • Per scoprire se è vera la leggenda del castello della Volta

Come arrivo a Barolo

Il modo migliore per raggiungere Barolo è l’automobile. Dall’Autostrada A6 Torino-Savona, uscita Cherasco, oppure dalla A33 (Asti-Cuneo) uscita Alba, poi si segue la SP3 fino a destinazione.
La stazione ferroviaria più vicina sono quelle di Bra e Monchiero-Dogliani
L’aeroporto più vicino è quello di Torino

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